“Io per me amo le strade …le viuzze che seguono i ciglioni, discendono tra i ciuffi delle canne e mettono negli orti, tra gli alberi dei limoni”. I limoni di Monterosso che, nelle “estati lontane”, inebriavano di profumo”…e “i sensi di quest’odore / che non sa staccarsi da terra …”
Percorsi Cinque Terre: esistono luoghi che hanno avuto la fortuna di eternarsi attraverso parole ed immagini di letterati ed artisti. Monterosso e le Cinque Terre ne sono un esempio. Qui il viaggiatore attento può ritrovare le suggestioni e le tracce di uno dei più grandi poeti del ‘900, il premio Nobel Eugenio Montale. Complice un contesto naturale e paesaggistico potente, in gran parte ancora intatto e cristallizzato nelle tele di Telemaco Signorini e Antonio Discovolo. Sono proprio questi “dorsi di colli e di cielo” che si scorgono passeggiando sui sentieri delle Cinque Terre ad ispirare molti versi del poeta, gli stessi riconosciuti come Patrimonio dell’Umanità UNESCO nel 1997 e poi meritevoli di protezione ambientale con l’istituzione del Parco Nazionale e la sua Area Marina Protetta nel 1999.
Il progetto di coniugare la tutela paesaggistica e ambientale con la storia culturale dei luoghi ha indotto all’Ente Parco ad offrire, in collaborazione con l’autorevole rete dei Parchi Letterari Italiani della Società Dante Alighieri, un percorso di conoscenza di quella terra de “i limoni”, le “lame d’acqua” e i “muri d’orto”, attraverso la chiave di lettura della poesia. Un invito ad immergersi a fondo nei percorsi Cinque Terre più autentici, oltre le cartoline, attraverso percorsi naturalistici letterari, iniziative culturali e momenti di scoperta di quello che fu il luogo dell’anima del grande poeta premio Nobel per la letteratura nel 1975.
Le attività storiche delle Cinque Terre erano l’agricoltura, che ha disegnato il famoso paesaggio a fasce terrazzate, per lo più attraverso la secolare coltivazione della vite e della pesca. Non c’era cantina delle Cinque Terre nella quale non venivano conservate decine di arbanelle di acciughe e l’odore di vino e di pesce si fondevano in una storica simbiosi. Suggestioni descritte anche dal pittore Renato Birolli dell’agosto del 1955: “dalle vigne geometriche scenderà tra poco l’uva; dal mare sale sempre il pesce. E chi va a pesce è il medesimo che sale alle vigne”. La produzione vitivinicola e le ricette gastronomiche sono una testimonianza delle tradizioni locali, del modo di vivere delle popolazioni e nelle Cinque Terre, rappresentano un’espressione concreta della cultura locale.
Anche i sapori offerti dalla natura delle Cinque Terre, come ad esempio i suoi prodigiosi limoni o il prezioso passito Sciacchetrà di cui Montale scrisse “il tipo classico, bevuto sul posto, autentico, al cento per cento, supera di gran lunga quel farmaceutico vino di Porto”, sono le chiavi di accesso per scoprire le radici profonde della sua poetica e l’identità del territorio che l’ha ispirata.
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I PERCORSI NATURALISTICI LETTERARI
Percorsi Cinque Terre: passeggiare per il centro storico di Monterosso. Percorrere sentieri secolari tra vigneti aggrappati a chilometri di fasce terrazzate sorrette da muri a secco respirando ad ogni passo sentori di poesia. È tra queste suggestioni di mare, di terra e di macchia mediterranea, tra estati assolate e scogli a strapiombo, che Eugenio Montale ha preso ispirazione per molte delle sue liriche. Per circa vent’anni il poeta, giornalista, traduttore, critico musicale e scrittore italiano, nato a Genova il 12 ottobre 1896, trascorse le sue vacanze a Monterosso nella Villa Montale, “la pagoda giallognola” (oggi di altri proprietari) ubicata nel litorale di Fegina. Meriggiare pallido e assorto, La Casa dei Doganieri, La punta del Mesco e i limoni, i versi di Montale sono pervasi del clima delle Cinque Terre e viceversa. I percorsi naturalistici letterari sono organizzati una volta al mese a partire da Aprile fino a Ottobre con partenza dai Punti Informazione del Parco Cinque Terre e sono tra le attività offerte dalla Carta Servizi Cinque Terre Card. Il calendario propone diverse tipologie e gradi di difficoltà. Sempre protagonisti la natura ed il paesaggio delle Cinque Terre, scoperti attraverso la speciale lente della poesia. Il calendario suddiviso in primavera, estate e autunno dà la possibilità di mostrare al pubblico un patrimonio di biodiversità in diversi periodi dell’anno. Conducono i percorsi Cinque Terre il naturalista Carlo Torricelli e la letterata Cristina Currarini, entrambi di Monterosso.