
Civita di Bagnoregio: una città a strapiombo su uno degli spettacoli naturali a cielo aperto tra i più suggestivi in Italia
Civita di Bagnoregio si erge su un piccolo sperone di roccia tufacea in Lazio, al confine con l’Umbria, considerata uno dei borghi più belli d’Italia, rischia di scomparire per i banchi d’argilla in continua erosione che la sorreggono. Per questa instabilità, Civita di Bagnoregio è stata chiamata da Bonaventura Tecchi “la città che muore”, a indicare il suo delicato equilibrio. Raggiungibile solo a piedi attraverso un ponte di cemento armato costruito negli anni 60, a 443 metri s.l.m. domina dall’alto la Valle dei Calanchi, creste d’argilla dalla forma ondulata. Il borgo, costituito per lo più da un gruppo di abitazioni medievali assiepate sul colle, conta una dozzina di abitanti. Affascinante in inverno perchè spesso si trova al di sopra dei banchi di nebbia, come fosse una città sopra le nuvole, irraggiungibile dall’uomo. Un assaggio delle “città invisibili” di Calvino.
Tanti sono gli spunti di interesse ad attrarre i turisti, oltre ai meravigliosi panorami. Ciò che colpisce è l’atmosfera suggestiva del borgo che appare come un villaggio tardo-medievale rimasto immutato nel tempo. Il primo importante monumento che si incontra entrando nel borgo è “Porta Santa Maria” che, sormontata da due maestosi leoni, sembra essere un varco per un’altra dimensione. Proseguendo sulla strada si arriva a Piazza San Donato, dove spicca la mole del duomo di San Donato. Da vedere sicuramente anche la chiesa romano-gotica dell’Annunziata, ricca di opere pittoriche. La città medievale offre moltissimi scorci di case in pietra ben curate, ristoranti tipici ad un ottimo prezzo, in un’atmosfera unica e rilassante.