Cinque Tradizioni Pasquali d’Europa
La Pasqua è ormai alle porte, con i suoi colori, gusti, storia e tradizioni. Ma che cos’è la Pasqua?

La domenica di Pasqua è il giorno in cui, per la religione cristiana, si festeggia la resurrezione di Gesù. La data della Pasqua varia ogni anno a seconda dei cicli lunari, ma coincide con la domenica successiva al primo plenilunio di primavera. Ogni nazione ha la propria tradizione: scopriamo insieme cinque tradizioni pasquali! Dalle tecniche di lavorazione del cioccolato dei primi anni dell’800, alla Pasqua 2018. Uno spunto in più in vista delle vostre prossime vacanze di Pasqua.
In Francia, per rendere omaggio al Cristo crocifisso, le campane calano in un profondo silenzio dal venerdì alla mattina di Pasqua. Ai bambini si racconta che le campane volino in cielo verso Roma: così, di domenica mattina, i piccoli francesi corrono in strada sperando di veder tornare le campane nella loro chiesa. I genitori, nel frattempo, approfittano della loro distrazione per nascondere le uova di cioccolato. Diversamente, nel Regno Unito, si alternano tradizioni di tipo religioso a tradizioni più giocose e divertenti. Una delle usanze più comuni è la Messa del Giovedì Santo, durante la quale si raccolgono le offerte da donare ai più bisognosi, mentre il Venerdì Santo prevede il tradizionale consumo di dolci tipici. Si possono comodamente gustare nei numerosi pub di Londra: uno di questi è “Il figlio della vedova”, che propone più di 200 dolci tipici! La leggenda narra che la vedova, incapace di accettare la morte del figlio, disperso in mare, cucinasse giorno dopo giorno il suo dolce preferito in attesa del suo ritorno. Si chiama “Hot-cross bun” e si tratta di una brioche impastata con cannella e uvetta che riporta una croce di glassa in onore della cristianità. Un’altra rinomata tradizione britannica consiste nel contendersi uova e dolci tipici in battaglie di qualsiasi tipo, combattute principalmente dalla classe più giovane.




Molti luoghi parlano di coniglio o di lepre pasquale. Come mai questo animale?
Nei riti precristiani il coniglio era il simbolo della fertilità. È considerato il simbolo del rinnovamento della vita e coincide con la primavera. I primi a introdurlo come simbolo pasquale furono i tedeschi, nel XV secolo. Ha un significato cristiano, rappresenta Cristo e la sua resurrezione (come indicato da Sant’Ambrogio). Si racconta che il coniglio porti le uova di cioccolato, ma perché proprio le uova? Deriva da una leggenda che vi abbiamo raccontato qui!
E quindi queste uova di cioccolato?
L’origine di questa usanza non è molto chiara. Alcuni sostengono che l’ideatore fu Luigi XIV, altri invece sostengono che l’idea arrivi dalle Americhe, ricche di piante di cacao. Divennero una tradizione nelle zone comprese tra la Francia e la Germania dell’800, dove però l’uovo di cioccolato era pieno. Per quanto ne siano incerte le origini, vi sono ben pochi dubbi su chi ne fossero i padri: Francois Luis Cailler, grazie ad un particolare macchinario, nel 1823 trasformava il cioccolato in una pasta manipolabile. Invece Daniel Peter (marito della figlia di Cailler) riuscì a combinare il cioccolato con il latte. E ancora, l’olandese Coenrad Van Houte nel 1825, inventò il Dutching, il procedimento per separare i grassi dal cacao, dando ufficialmente vita alle classiche uova. Infine, nel 1879, Rodolphe Lindt inventò il Conchange, il processo che rende il cioccolato così morbido e vellutato. La gioia del nostro palato!


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